martedì 11 dicembre 2007

Lunedì 17 Dicembre, ore 15... circa

Stati generali all'Archivio di Stato... almeno per il nostro gruppo. Dobbiamo prendere insieme delle decisioni piuttosto importanti e, quindi, ci dobbiamo essere tutti. La risposta che ci si aspetta ad un tale invito è, ovviamente, "obbedisco".
A presto!

mercoledì 28 novembre 2007

finalmente Dicembre...

Siamo giunti ai primi di Dicembre, direi alle soglie del Natale... che vogliamo fare?
Commentare è facilissimo, anche senza fare la procedura di registrazione: una volta aperta la finestra dei commenti, basta segnarsi come anonimi e poi scrivere un testo. Propongo di inserirci alcune date per l'incontro prossimo.
Per quanto mi riguarda i giorni migliori sono Lunedì e Martedì dopo le ore 15.
Un abbraccio

giovedì 15 novembre 2007

Mettiamo in comune le risorse!!!

Cari amici, penso che sarebbe utile mettere in comune le risorse, p. es. bibliografiche. Vi mando un primo piccolo elenco relativo a "Mazzini e Roma", con l'indicazione della biblioteca (a me più comoda) in cui si trova il testo.

Della Peruta, Franco, Petroni e Mazzini, Milano, Tip. A. Cordani, 1989,estr. da: Il Risorgimento, a. 41, n.2 (gen. 1989) - Biblioteca dell'Istituto della enciclopedia italiana Giovanni Treccani -Roma

Giuseppe Petroni, dallo Stato pontificio all'Italia unita, a cura di Romano Ugolini e Vincenzo Pirro, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 1991, Atti del Convegno tenuto a Terni nel 1989 - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II – Roma.

Lettere di Giuseppe Mazzini a Giuseppe Petroni, 1870-1872, a cura di Franco Della Peruta, Milano, Feltrinelli Editore, [1962?],estr. da: Annali dell'Istituto Giangiacomo Feltrinelli, a. 5., 1962 .

Gli inconciliabili eroi: lettere di Mazzini e Garibaldi a Petroni, prefazione di Giovanni Spadolini, Roma : Dalia, 1987 - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II – Roma.

Calleri, Salvatore, Giuseppe Mazzini e la Roma del popolo : la Repubblica Romana del 1849: saggi e documenti / Salvatore Calleri; prefazione di Giuliana Limiti, [S.l., s.n.], pref. 2000 - Biblioteca della Fondazione Marco Besso.

Mazzini a Roma, pubblicato per cura del Municipio di Roma nel cinquantenario della morte di Giuseppe Mazzini, 10 marzo 1922, Roma, Tip. F. Centenari, 192 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea – Roma.

Ghisalberti, Alberto Maria, Roma da Mazzini a Pio 9: ricerche sulla restaurazione papale del 1849-1850, Milano. Giuffrè, 1958 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea; Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II – Roma.

Jannone, Giovanni, Giuseppe Mazzini e il disegno d'un colpo di mano su Roma, Roma, Rassegna Nazionale, 1920; estratto dalla Rassegna Nazionale - fasc. 1[ Maggio 1920].

Valeri Ferretti, Anna Maria, Catalogo della Mostra mazziniana al Museo centrale del risorgimento, [S.l.], Istituto per la storia del risorgimento italiano, [1974?]; estr. da: Rassegna storica del risorgimento, a. 61, fasc. 1 (gennaio-marzo 1974) - Biblioteca di storia moderna e contemporanea – Roma.

Mazzini, Giuseppe, Gloriosi ricordi della conquista di Roma: una lettera di Giuseppe Mazzini a Adelaide Cairoli, [S.l. : s.n., dopo il 1830]; estr. da: Illustrazione popolare, giornale della famiglia - Biblioteca della Fondazione Marco Besso – Roma.


Saffi, Aurelio, Mazzini e Roma nel 1849, Rimini, Tipografia Albertini e C., febbraio 1882.

Mazzini, Giuseppe, Lettera di Giuseppe Mazzini ai buoni in Roma: Fratelli, [S.l. : s.n., 1848] - Biblioteca di storia moderna e contemporanea – Roma.

Risposta del popolo di Roma all'indirizzo dell'ex triumviro Giuseppe Mazzini: febbrajo 1850, [S.l. : s.n., 1850] - Biblioteca di storia moderna e contemporanea – Roma.

Mazzini, Giuseppe, Il Comune e l'Assemblea; opuscolo riprodotto dalla Roma del popolo con proemio dell'autore, Roma : Tip. Rechiedei e Ripamonti, 1871 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea – Roma.

Lodolini, Armando, Luigi Pianciani e il grosso esercito mazziniano del Risorgimento: note biografiche su Luigi Pianciani, Roma : Società anonima tipografica Castaldi, 1927; estratto da "Il patto nazionale", A. VI, S. II, 1927, fasc. 10-12 - Biblioteca dell'Archivio di Stato di Roma – Roma.

MONICA CALZOLARI

Mazzini o l’iconografia negata

La presenza della figura di Giuseppe Mazzini all’interno del dibattito sulla politica monumentale trova a Roma alcuni possibili riscontri, oltre che sulla complessa genesi del monumento a lui dedicato, opera di Ettore Ferrari, anche all’interno delle carte della commissione esecutiva per il Vittoriano. E’ questa una delle molteplici testimonianze utili alla ricostruzione della prassi artistica ottocentesca che ancora attende una puntuale ricerca.
Nel caso del Vittoriano si trattava sicuramente di una macchina celebrativa molto più complessa il cui dibattito si allontana dalle prime testimonianze figurative presenti nella statuaria su Mazzini a Roma: dal busto di Giovanni Spertini del 1876 nella Promoteca capitolina a quello di Ubaldo Pizzichelli sul Pincio del 1893.
Nel caso della scultura si tratta di condurre una ricerca all’interno di fonti anomale e diverse rispetto a quelle generalmente conservate presso gli archivi pubblici. Questo intervento traccia un percorso attraverso queste fonti, per approdare ad alcune realizzazioni nella provincia di Latina ad opera di Vincenzo Fiordigliglio e di Osvaldo Giovanetti.
Ma, allo stesso tempo la figura di Giuseppe Mazzini ci si propone come un “modello” decisamente innovativo e fin troppo “moderno” all’interno della cultura estetica ottocentesca: un modello – insuperato – rappresentato dal ritratto eseguito da Silvestro Lega nel 1872 raffigurante Mazzini morente. Anche in questo caso quest’opera si presta ad essere letta come una “fonte” storica la cui fortuna critica e commerciale ci consente di tratteggiare un modello di sensibilità estetica decisamente antimonumentale e anticelebrativa.

MARCO PIZZO

Veroli: la permanenza della tradizione

Con notevole ritardo rispetto ad alcuni dei paesi limitrofi, la memoria di Giuseppe Mazzini compare a Veroli nel 1945, per iniziativa del Commissario prefettizio Secondo Biamonti.
Definito dalle fonti locali come appartenente al partito comunista, Biamonti tentò nel suo breve periodo di reggenza del Comune (nov. 1944 - mag. 1945) di imprimere alla toponomastica locale una dimensione che riflettesse le «mutate condizioni politiche del momento», deliberando l'intitolazione di vie e piazze del centro urbano a Stalin, Churchill, Roosvelt, Amendola, Gramsci, a Matteotti, ai martiri delle Fosse ardeatine, e ricordando anche Giuseppe Mazzini in uno dei viali d'accesso alla cittadina (l'antico Viale XXVIII ottobre) e nella denominazione della piazza antistante il complesso scolastico ubicato nel centro storico.
Le resistenze della cittadinanza, presumibilmente riferite con maggiore veemenza soltanto ad una parte delle intitolazioni disposte, resero l'evento un caso politico di delicata natura, la cui soluzione non fu certamente agevolata dalla ridda di disposizioni dell'autorità centrale e dalle relative controproposte degli organi deliberanti comunali recentemente insediatisi che, anzi, contribuirono a far cadere l'iniziativa in un perdurante oblio.

MONICA GROSSI

Tarquinia: storia “difficile” di un monumento

L'intervento ricostruisce le diverse fasi della realizzazione del monumento a Giuseppe Mazzini di Tarquinia (VT), opera di Ettore Ferrari (1845-1929), dalla costituzione del comitato promotore (1921), alla sua ultimazione (1932), senza trascurare un rischioso supplemento nel corso della seconda guerra mondiale.
La drammaticità dei passaggi storici conferisce a questa vicenda un valore paradigmatico che certamente trascende la sua dimensione provinciale.
La storia del monumento è stata ricostruita sulla base di documenti dell'Archivio storico comunale, testimonianze orali e immagini tratte da collezioni private.

GIOVANNI INSOLERA

Velletri: dalla Repubblica Romana alla Resistenza

MARIA IDRIA GURGO E VINCENZO CICCOTTI
Velletri: dalla Repubblica Romana alla Resistenza

1. Le delberazioni comunali. L’Archivio storico del Comune di Velletri conserva materiale documentario rilevante per entità e qualità e con la sua ricca documentazione ha consentito di reperire importanti notizie sul “mito” di Mazzini a Velletri.
Sono state esaminate le serie degli atti deliberativi del Consiglio comunale e della Giunta municipale per gli anni dal 1870 al 1972: trentasette registri di deliberazioni del Consiglio comunale e ottanta di deliberazioni della Giunta municipale.
Due sono i tipi di documenti rintracciati: quelli relativi al mito di Mazzini e quelli che testimoniano, invece, l’attività di mazziniani a Velletri.
Tra i primi la deliberazione con cui il Consiglio comunale nel 1890 dedica una delle principali piazze di Velletri al grande eroe del Risorgimento e quella a seguito della quale nel 1918 fu apposta un’iscrizione marmorea nella Sala delle Lapidi del Palazzo comunale. Da ricordare, ancora, due deliberazioni della Giunta e una del Consiglio del 1949 che si riferiscono all’indizione di un concorso per una monografia che celebrasse, in occasione del centenario, la Repubblica Romana.
Tra i secondi, si colloca la “scoperta” della deliberazione del Consiglio comunale del 29 novembre 1898 relativa al voto per l’amnistia dei condannati politici per i cosiddetti “Moti del pane” del maggio 1898, in cui sono ricordate le pesanti condanne inflitte nel 1853 a ventisette cittadini velletrani accusati di cospirazione mazziniana.

2. Personaggi e stampa locale. La ricerca su Velletri si è indirizzata, oltre che all'esame delle delibere comunali, conservate nell'Archivio storico comunale, anche ad altri settori. Si è cercato di raccogliere notizie sui personaggi che in qualche modo sono stati legati all'idea mazziniana, attingendo da fonti bibliografiche di storia locale, dagli archivi diocesano, notarile e anche di privati.
Si sono ottenute così alcune brevi biografie inquadrate nel periodo storico considerato: il sacerdote Camillo Meda (1814- 1854), l’avvocato Luigi Novelli (1822-1895), il conte Antonino Cumbo-Borgia (1825-1909), il primo sindaco elettivo di Velletri Alfonso Alfonsi (1841-1919), Edmondo Fondi (1894-1944), martire delle Fosse Ardeatine.
La ricerca è stata anche estesa ai periodici locali "Il Nuovo Censore", "Il Paese" e "La Favilla".
Per terminare, nella comunicazione si farà cenno alla grande tradizione repubblicana della città di Velletri, dove il P.R.I. ha avuto consensi assai superiori alla media nazionale: ben otto sindaci repubblicani dal 1946 al 1992.

MARIA IDRIA GURGO E VINCENZO CICCOTTI

Mazzini e il suo mito: il caso del Lazio (1831-1972)

Sto facendo alcuni esperimenti... ad esempio voglio mettere in risalto alcuni commenti fatti da Monica. Ovviamente la possibilità di accedere a molteplici informazioni passando per le categorie è il primo obiettivo... vediamo se ci riesco.
SCRIVETE... COMMENTATE... insomma FATE QUALCOSA.

Il 9 febbraio 2005, anniversario della proclamazione della Repubblica Romana, l’Archivio di Stato di Roma e l’Area musei, archivi e biblioteche della Direzione regionale cultura, sport e turismo hanno presentato presso la sede dell’Archivio il progetto di ricerca avviato di comune intesa per celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini (Genova, 22 giugno 1805-Pisa, 10 marzo 1872).
La ricerca, per la quale la Regione ha stanziato un congruo finanziamento, riguarda l’influenza della figura e dell’opera del grande protagonista del Risorgimento italiano in trenta comuni del Lazio, nel periodo che va dal 1831 (fondazione della “Giovine Italia”, dei moti rivoluzionari e del varo di significative riforme amministrative e giudiziarie nello Stato pontificio) al 1972 (anno in cui è stato celebrato il primo centenario della morte di Giuseppe Mazzini).
L’indagine condotta sulle fonti documentarie conservate negli archivi statali e comunali intende ricostruire i percorsi del “mito” mazziniano nelle diverse comunità locali, rintracciando così le origini, talvolta remote e in genere legate a situazioni specifiche, di comportamenti e schieramenti che hanno caratterizzato la vita politico-sociale della nostra Regione.
Lo studio, che ha preso avvio dall’esame delle serie delle Deliberazioni conservate negli archivi dei trenta comun individuati come campione significativo – Alatri, Ceccano, Ferentino, Pontecorvo, Veroli per la provincia di Frosinone, Priverno, Cori, Sezze, Terracina per la provincia di Latina, Fara in Sabina, Magliano in Sabina, Poggio Mirteto, Rocca Sinibalda per la provincia di Rieti, Albano Laziale, Anzio, Bracciano, Frascati, Genzano di Roma, Palestrina, Palombara Sabina, Tivoli, Civitavecchia, Tolfa, Velletri per la provincia di Roma e Tarquinia, Acquapendente, Montefiascone, Orte, Ronciglione, Vetralla per la provincia di Viterbo – nel corso dell’anno sarà estesa ai fondi dell’Archivio di Stato di Roma e di altri Istituti della regione.

domenica 11 novembre 2007

Uno strumento di lavoro per essere più vicini

Eccomi qua, ho preso quest'iniziativa perché un po' mi mancate! Effettivamente i nostri incontri sono sempre lontani tra loro e spesso faccio fatica a sentirmi parte di questo gruppo di lavoro.
Negli ultimi tempi sono stato particolarmente assorbito dai miei impegni di lavoro a Montalto di Castro e proprio questa mia distanza mi ha fatto pensare ad un blog in cui aggiornarci, scambiarci informazioni e proporre iniziative.
Lo stato delle mie ricerche non è proprio avanzatissimo, devo ancora effettuare la ricognizione negli archivi in cui ho effettuato le ricerche su Mazzini... Per ora, oltre all'Archivio di Montalto, ho fatto una prima visita a Tarquinia (dove ci sono buone prospettive) e ho scambiato alcune interessanti notizie con il bibliotecario di Acquapendente ed altri storici locali del viterbese.
Non ho ancora ricevuto notizie sul modello di scheda archivistica da parte di Elvira e Monica...
Neppure il Prof. Monsagrati ci ha dato notizie per quanto riguarda l'Università...
Spero di potermi dedicare molto presto al nostro progetto con maggiore dedizione.
Un abbraccio e a presto.

P.S. Usare questo strumento non è affatto difficile, ma se non avete mai avuto esperienze di questo genere può risultare ostico in principio... sono disposto ad offrire qualche spiegazione, nei miei limiti, magari nel prossimo incontro.

Daniele